Come stimolare
l’autonomia nel bambino
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“Il bambino mira chiaramente ed energicamente all’indipendenza.
La conquista dell’indipendenza comincia con il primo giorno di vita.
Mentre l’essere si sviluppa perfeziona se stesso,
sorpassa ogni ostacolo che trova sul suo cammino
e una forza vitale e attiva lo guida verso la sua evoluzione.
Questa forza vitale di evoluzione
stimola il bambino ad atti diversi
e la sua attività non ostacolata
si manifesta in ciò che noi chiamiamo
gioia di vivere.
Il bambino è sempre entusiasta,
il bambino è sempre felice.”M. Montessori
Prendendo spunto dall’insegnamento straordinario di Maria Montessori, vogliamo oggi svelarti uno dei segreti che per noi si è rivelato di maggior valore nell’educazione di Elisa.
Lo scopo primario dell’educatore, per la scuola montessoriana, è quello di accompagnare il bambino verso la libertà.
La libertà, secondo la pedagogista, si può conquistare solo attraverso l’autonomia.
Essere autonomi significa sviluppare una sana autostima, avere più rispetto verso sé stessi ma anche verso gli altri, essere più sicuri, positivamente attivi, socievoli, quieti e disponibili.
Un adulto autonomo è in grado di gestire meglio le vicissitudini della vita e di dare un maggiore contributo alla società in cui è immerso.
La famiglia, la quotidianità, il gesto ripetuto e “la vita vera” sono, per Maria Montessori, i mezzi più importanti per sviluppare l’autonomia.
Il bambino può sviluppare una sana autostima
e un profondo senso di libertà e fiducia
attraverso la conquista dell’autonomia
nella quotidianità.
Come accade spesso, per ottenere i risultati più importanti non occorre inventare nulla di straordinario, ma solo seguire il buon senso… e realizzare semplici consigli come quelli qui riassunti:
1 – Non sostituirti al bambino in ogni minima incombenza (o, come dice Maria Montessori stessa, non diventare “servo di tuo figlio”).
2 – Cerca, in base alla forza e all’età del piccolo, di renderlo capace di fare da solo (lavarsi, spogliarsi, vestirsi, mangiare, ecc..) e di compiere i gesti quotidiani nella maniera più precisa e raffinata possibile.
3 – Coinvolgilo nelle piccole faccende quotidiane (preparare la tavola per tutti, rifare il letto, mettere in ordine, ecc..);
4 – Proponigli cose leggermente superiori alle sue capacità.
5 – Non ostacolarlo quando prende una iniziativa e lascialo libero di provare e di sbagliare, dandogli tempo per correggersi, per affinare le proprie capacità e per imparare.
6 – Rendilo intimamente consapevole delle sue doti sottolineando ogni conquista.
7 – Fai fiorire la consapevolezza che “può fare da solo”.
8 – Fagli capire che l’errore è solo una occasione per imparare.
Ecco qualche esempio pratico:
– abitua il tuo bambino a mangiare da solo e ad usare correttamente le posate (girare la pasta sulla forchetta e usare il coltello sono ottimi esercizi per migliorare capacità manuali, prassia e integrazione degli emisferi cerebrali).

– invitalo a preparare la tavola nel modo più accurato possibile (preparare “la tavola della principessa”, può essere un gioco molto divertente!);
– insegnagli a versare l’acqua da una piccola caraffa nel bicchiere senza rovesciare neppure una goccia;
– insegnagli a piegare tovaglioli, tovaglie, lenzuola, magliette, ecc..

– coinvolgilo nei piccoli compiti in cucina;

– spiegagli come riordinare i giochi e la stanza;
– lascia che impari presto a lavarsi (prima le manine, poi il viso, poi i piedini, ecc..);

– abitualo a spogliarsi e vestirsi con calma, ponendo attenzione ad ogni gesto (abbottonatura, sbottonatura, sfilatura delle maniche, ecc..) e trattando con cura ogni capo che indossa;
– ecc..
ATTENZIONE:
come avrai notato, abbiamo sottolineato spesso il fatto che le attività devono essere svolte con la massima precisione e cura e non frettolosamente.
“Fare le cose per bene”, secondo Maria Montessori, non ha solo una funzione estetica, ma permette di allenare calma, concentrazione, presenza mentale e attenzione, tutte qualità altamente “generalizzabili”, cioè che possono essere trasferite in ogni campo della vita (a scuola, nello sport, in un hobby, nel lavoro…).
Ti assicuriamo che se ci si propone ricercando il piacere e il divertimento, nessuna di queste attività risulta faticosa anzi, sarà il bambino stesso, sempre più frequentemente, a chiedere di fare da solo e di aiutarti (garantito).
Fare ogni giorno qualcosa di più complesso è per il bambino una piacevole sfida che stimola a dare sempre il meglio ed è un ottimo modo per ampliare abilità e conoscenze in modo graduale ma costante.
Inizialmente, come puoi immaginare, non mancheranno bicchieri rotti o allagamenti in bagno.. e spesso la fantasia del bambino ti stupirà e ti farà sorridere😜

Elisa rifà il letto e ripone il pigiama… a mo’ di spaventapasseri!
..ma entro poche settimane ti accorgerai dei benefici di queste pratiche.
Noterai nel tuo bambino un notevole aumento della sicurezza e dell’autostima e il tempo che inizialmente spenderai per affiancarlo sarà successivamente ripagato, oltre che dal punto di vista educativo, anche dal punto di vista pratico.
Elisa, per esempio, già da piccolissima era completamente autonoma. Al mattino e alla sera riusciva a spogliarsi e a rivestirsi da sola, a lavarsi, a rifare il letto e a fare tantissime altre cose permettendo a noi genitori di essere più sereni e di avere più tempo a disposizione !
Come puoi vedere, nella semplicità di ogni giorno
si possono nascondere grandi lezioni!
Un abbraccio!
Nicola ed Emanuela
www.giocando-imparo.it
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