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Prima di educarmi, èducati!

Carissimi amici di Giocando-Imparo,

l’articolo di oggi è forse uno dei più importanti degli ultimi mesi.

Se avete un bambino in età prescolare, vi consigliamo caldamente di prendervi qualche minuto per leggere fino in fondo.
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Innanzitutto, ecco alcuni dati recenti sullo stato della società Italiana.

1 – Salute mentale in Italia

 

Alcune settimane fa vari giornali hanno diffuso i risultati di un lavoro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dove si spiega che più di 17 milioni di italiani presentano sofferenze psicologiche di vario tipo, con particolare aumento tra gli adolescenti.
Rileggiamo bene:  si tratta di 17 M-I-L-I-O-N-I di persone!
 Più del 25% dei nostri connazionali vive tra depressione, ansia, solitudine, insicurezza, insonnia, attacchi di panico,  senso di inadeguatezza.

 

2 – Benessere scolastico e benessere nella vita

Un’indagine del Programme for International Student Assessment (PISA), condotta su un ampio campione di quindicenni, ha rilevato poi che nel nostro paese si registrano i livelli di ansia scolastica più elevati nell’area Ocse.

Il 56% dei nostri ragazzi diventa nervoso già durante la preparazione ad un test (il 20% in più della media!) e il 70%, percentuale tra le più elevate in Europa, si definisce addirittura “molto in ansia” quando il test lo sta per affrontare.

Attenzione: 
visto il lungo periodo di tempo che si passa tra i banchi di scuola, gli studiosi considerano il livello di ansia scolastica un fattore decisivo nel determinare il tasso benessere e di soddisfazione nella vita per i giovani.

Grazie a questo e ad altri indicatori, si è visto che solo il 24% dei nostri studenti si considera “molto soddisfatto della vita” (contro una media Ocse del 34%) e che invece quasi il 15% si sente “poco o per nulla soddisfatto” (contro l’11,8%), anche qui una delle percentuali peggiori tra i Paesi Ocse.


3 – Prestazioni scolastiche

Nonostante tutta questa ansia e preoccupazione, uno studio del “PISA” ha rilevato che «i risultati in matematica, lettura e scienze sono inferiori alla media internazionale».

Ecco la posizione italiana tra 65 Paesi:

  • Matematica: tra la 30esima e la 35esima posizione;
  • Lettura: tra la 26esima e la 34esima;
  •  Scienze: tra la 28esima e la 35esima.

     

Anche riguardo alle competenze e alle conoscenze, sempre più fondamentali per la realizzazione e il benessere di un individuo e di una società, siamo quindi molto indietro!

 

 

MA PERCHÉ SOTTOLINEIAMO TUTTO QUESTO
A GENITORI DI BAMBINI NELLA PRIMA INFANZIA?

 
Questa è la questione più importante, che cercheremo di spiegarvi nel modo più semplice possibile con il grafico qui sotto:
 
L’immagine (Leisman – Mualem –  Mughrabi) indica i tassi di sviluppo del cervello umano e l’andamento della sua capacità di modificarsi e di strutturarsi (detta “neuroplasticità”).
 
Qui emerge chiaramente che:
 
TUTTI I CIRCUITI PRIMARI DEL CERVELLO,
SIA QUELLI RELATIVI ALLE FUNZIONI INTELLETTIVE
(percezione, elaborazione di simboli e numeri)
CHE PSICOLOGICHE
(controllo emotivo, capacità sociali, personalità),
MATURANO E SI STRUTTURANO IN GRAN PARTE
NEI PRIMI 5 – 7 ANNI DI VITA
 
In questa fase che si pongono le basi dell’intelligenza, del linguaggio, del calcolo matematico, delle capacità logiche e di astrazione ma anche le basi dell’equilibrio psicologico, del controllo emotivo, della capacità di affrontare in modo positivo le inevitabili prove della vita.
 
La psicologia e le neuroscienze quindi, ci spiegano in modo incontrovertibile che gran parte del disagio emotivo e delle difficoltà a scuola di cui abbiamo parlato possono essere connesse a cause di “origine pediatrica”, cioè ascrivibili ad un ambiente emotivo e a modalità educative disfunzionali nei primi 5-7 anni di vita.
 
Riprendendo uno dei temi centrali della pedagogia di R. Feuerstein:
 
“Oggi non è più sufficiente agire con l’amore,
con l’istinto o con il sincero impegno”.

 

Il genitore cioè, non può pensare di educare come nel passato, basandosi sulle proprie convinzioni personali (spesso frutto di “psicologia ingenua”), ispirandosi più o meno consapevolmente ai metodi educativi sperimentati con i propri genitori o affidandosi a ciò che la società e la cultura dà “per scontato”.

Anche se siamo mossi dalle migliori intenzioni, il nostro modo di educare molte volte è basato su convinzioni e pratiche errate e dannose.

E’ necessario un grande cambiamento, è necessario una nuova presa di consapevolezza, è necessario “EDUCARCI ad EDUCARE” o, più precisamente, come diceva Feuerstein:

“E’ NECESSARIA UNA EDUCAZIONE INFORMATA, CONSAPEVOLE ED INTENZIONALE”

 Il genitore oggi può e deve informarsi, cioè acquisire strumenti conoscitivi che lo accompagnino nella sua straordinaria ma difficilissima missione e che chiariscano le vere necessità del bambino.
 

Una volta che i principi sono compresi, l’azione diventa quasi automaticamente più consapevole ed intenzionale cioè, non si naviga più “a vista”, senza sapere dove andare e basandosi sull’istinto, sul “caso” o sul “sentito dire”.

Con le giuste conoscenze possiamo diventare genitori migliori, individuare chiaramente una rotta da seguire e diventare quella guida sicura e positiva di cui il bambino ha estremo bisogno.

 
Ma come si diventa “genitori informati”?

Anche se non esiste scuola che prepari a tutto questo, per fortuna oggi la pedagogia e la psicologia possono aiutarci tantissimo: 

In linea generale quindi, esistono già adesso gli strumenti che possono aiutarci a far maturare nei nostri bambini tutte quelle qualità necessarie ad affrontare le sfide, la complessità e gli ostacoli che il mondo e le società moderne propongono ma anche, e forse soprattutto, per permettere loro di sviluppare quelle doti indispensabili a raggiungere i propri scopi e i propri sogni nella vita.

ATTENZIONE:
NON E’ NULLA DI COMPLICATO.

A VOLTE BASTANO PICCOLI CAMBIAMENTI
PER RISOLVERE IN MODO FACILE E VELOCE
PROBLEMI ANCHE MOLTO IMPORTANTI!

E insegnare questi principi in modo semplice e fruibile, per chi ci conosce, è esattamente lo scopo del nostro lavoro e l’idea alla base dei corsi Giocando-Imparo.

Ecco un piccolo esempio dei risultati che tutti i bambini potrebbero ottenere con “genitori informati” e una azione consapevole ed intenzionale.

Non come fine, ma come logica conseguenza di tutto questo, ecco la pagella di Elisa, la nostra bambina, al termine del quinto anno della scuola primaria:

 

ATTENZIONE: come diciamo spesso, questi sono “solo” i traguardi visibili!

Anche se come abbiamo visto il successo scolastico è un indicatore importante del benessere interiore dei nostri figli, si può agire profondamente e in modo più diretto per maturare nel bambino serenità emotiva, equilibrio, presenza mentale e autostima, tutte cose impossibili da riprendere in un video o da fissare su una foto ma assolutamente fondamentali nella vita!

Ma ecco il primo passo da compiere:

Sei nuovo su Giocando-Imparo e vuoi capire meglio di cosa si tratta,
scarica gratuitamente i nostri omaggi e pian piano ti faremo scoprire tutto.

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Un’ultima precisazione:

Nei nostri corsi non trovi “opinioni personali” o teorie strampalate che non portano da nessuna parte, ma pratiche e concetti derivanti dal meglio della pedagogia e della psicologia.

Diffida di chi propone chiacchiere!

Se hai in mente un percorso educativo per il tuo bambino, prima di scegliere fatti mostrare chiari esempi dei risultati che si ottengono sia sul breve che sul lungo periodo e fatti spiegare il legame reale tra le attività e il risultato che si pubblicizza.

Riguardo a noi, i video e le ormai centinaia di testimonianze che trovi sulla pagina dedicata, sul blog o su facebook (sono così tante che ormai non le raccogliamo più!) dovrebbero averti convinto della bontà di quello che proponiamo.
Oltre a questo, all’interno dei corsi riportiamo, per ogni pedagogista, studi statistici sull’efficacia del metodo, indicandone sia i punti di forza che i limiti, in modo che da ognuno si possa trarre il meglio evitando di perdere tempo in pratiche superate o poco efficaci.

Non sembra anche a te un principio semplice e logico da seguire?

Se hai un bambino in età prescolare, grazie a semplici concetti psicologici e a giochi di pochissimi minuti basati sul divertimento e la gioia, proprio come abbiamo fatto noi con Elisa puoi regalargli competenze intellettive straordinarie e un sano e profondo equilibrio interiore che lo accompagneranno e lo sosterranno per tutta la vita.

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